giovedì 30 ottobre 2014

DISPONIBILE IL CATALOGO FUTURE FICTION


E' disponibile a questo link il Catalogo FutureFiction, dalle prime alle ultime pubblicazioni (le più recenti sono UN BUON PARTITO di Ian MCDonald e RITI DI PASSAGGIO di Giovanni De Matteo - da segnalare le ottime copertine dell'illustratore Mattia de Julis : a un click di distanza potete leggere gli assaggi di tutti i futuri possibili, vedere le notizie, sapere di più sugli autori, seguire i link per l'acquisto su Amazon. Enjoy!

martedì 28 ottobre 2014

Cesare Buttaboni racconta MORTE A 666 GIRI

La Dunwich Edizioni rende disponibile, per il momento in formato ebook e
successivamente in quello cartaceo, l’antologia di racconti “Morte a 666 giri” dedicata al connubio fra musica rock e horror. La Dunwich è una piccola casa editrice dedita all’horror, al thriller e al mistery, attenta alle potenzialità del formato digitale senza rinunciare però al formato tradizionale. Pubblica libri di nuovi autori italiani ma ma è attenta anche a giganti e classici del “weird” come William Hope Hodgson e Robert E. Howard. La raccolta racchiude 18 racconti che sono stati selezionati fra quelli pervenuti al concorso organizzato da Dunwich Edizioni, Letteraturahorror.it e Skan magazine. Il racconto vincitore è stato quello di Mirko Giacchetti che però non è presente nell’antologia in quanto è stato inserito come appendice al libro di Luigi Milani “La notte che uccisi Jim Morrison”. I protagonisti di questi racconti sono quindi i grandi miti del rock che si devono confrontare con il soprannaturale trovandosi calati in un contesto da incubo. Si tratta indubbiamente di una tematica originale che non mancherà di riservare sorprese al lettore. Quando penso a musica e horror mi viene subito in mente il leggendario racconto di H.P.Lovecraft “La musica di Erich Zann” che rimane uno dei miei preferiti anche se non è afferente al ciclo dei miti di Cthulhu. Personalmente sono presente in “Morte a 666 giri” con un racconto dedicato al gruppo musicale degli Jacula di Antonio Bartoccetti. La scelta non è stata casuale in quanto gli Jacula sono un po’ il simbolo di certa cultura horror sotterranea italiana degli anni 60’ e primi anni ’70. Una cultura che si nutriva dei film di Mario Bava, Riccardo Freda e Antonio Margheriti, dei fumetti erotico-horror da cui appunto il gruppo prende il nome (Jacula) senza dimenticare la collana “I racconti di Dracula”. Il mio è stato un tentativo di andare alle origini del gotico italiano e di ricreare le atmosfere brumose di quel periodo inserendo anche tematiche “lovecraftiane”. Ma è in ogni caso un omaggio a certa gruppi di musica oscura che ho sempre amato che sono tutti citati nel racconto come i Current93, i Death in June e Paul Chain.


 Elenco dei racconti: 1) Giuliana Ricci – Requiem 2) Paolo Perlini – Le Note di Alicia 3) Gabriele Galletti – Il Giorno in cui Finì la Musica 4) Fabio Tacchi – Mary & Alex 5) Alessandro Fieschi – La Follia è nell’Etere 6) Marco Candida – Macchina per Viaggiare nel Presente 7) Simone Censi – The Lizard King 8) Cesare Buttaboni – La Leggenda Esoterisca degli Jacula 9) Federico Tadolini – Body Count 10) Davide Stocovaz – L’Ultima Sinfonia 11) Roberto Miller – HotHell 12) Vittorio Sossi – Una Lieve Dissonanza 13) Davide Camparsi – Quando Therese Suona il Violino 14) Sergio Di Girolamo – Il Demone Prigioniero 15) Alessandro M. Colombo – L’Odio di Orfeo per Euridice 16) Fabio Scaranari – Le Mani del Pianista 17) Cristiano Fighera – Il Lato C 18) Dalila Forni – Merope al Pianoforte

sabato 11 ottobre 2014

THE AFFAIR, nuova serie per SHOWTIME

Sono folgorata da The Affair, una nuova serie tv che già dalla prima puntata ha catturato completamente la mia attenzione.
 Immagino che pochi di voi lo abbiano visto, ma gioca sugli stessi registri di John e Mary (Peter Yates, 1968) un film con Dustin Hoffman e Mia Farrow che personalmente ho adorato per la diversità dei punti di vista dei due protagonisti, anche molto utile a chi fa lo scrittore.
Nel caso di The Affair, si tratta di un thriller, o apparentemente tale, che ti mette una cappa di timore addosso, tutto giocato su quel che "potrebbe succedere di male se" e sui colpi di scena alla Stephen King.
 A ben vedere, alla fine non capita granché nella prima puntata, però si prepara il terreno per qualcosa di molto peggio (speriamo ) si delineano i personaggi e noi - diversamente dalla tendenza molto diffusa nelle serie, non sappiamo qual è la verità assoluta, sappiamo quel che ricaviamo dai punti di vista, i punti di vista di chi narra una cosa in due modi diversi, e che magari non la narra per sé ma per fare una certa impressione negli astanti, esattamente come ci succede quando ci troviamo di fronte a persone delle quali vorremmo capire l'intima natura.
 Buona visione anche a voi se deciderete di imbarcarvi in questa avventura.

venerdì 3 ottobre 2014

Disponibile su Amazon "Il pupazzo di Dylan" di Roberto Graniglia


Il Pupazzo di Dylan è il secondo romanzo dell'autore de “Il lungo Samhain”. 


Brian è un affermato architetto che lavora in un famoso studio di progettazione di New York. Conosce Alice da molti anni e dal loro matrimonio è nato Dylan, uno splendido bambino. La loro sembra una famiglia normale, ma la vita inizia ad essere difficile per la coppia: il protagonista deve sottostare alle angherie del suo capo, rimanendo troppo spesso dodici ore al giorno in uno studio che ormai inizia a detestare. Il lavoro gli sottrae tempo per suo figlio e lo allontana dall’amore di sua moglie. 
La vita di Brian, insieme a quella dei suoi cari, prenderà una piega diversa quando regalerà a Dylan un pupazzo a corda per il suo primo compleanno. 
Jack, come lo chiama il vecchio proprietario dello strano negozio di giocattoli dove lo ha acquistato, sembra avere un’anima e suggerisce a Brian come poter riprendere in mano la sua vita che sta andando a rotoli. 
 Ma la realtà spesso è molto più spaventosa della fantasia e i protagonisti se ne accorgeranno a loro spese, proprio a causa del pupazzo di Dylan.

Il pupazzo, protagonista principale del racconto, sembra imporre alle vite dei personaggi inquietanti e spesso macabri intrecci che lasciano il segno durante la narrazione. 

Da una situazione di partenza fortemente prosaica e incentrata su problemi sentiti e attuali, quali le difficoltà nella coppia e sul posto di lavoro, il racconto presenta una lenta virata nei territori dell’incubo, della follia e del soprannaturale, andando a collocarsi nel filone della narrativa thriller-horror di ambientazione quotidiana alla Stephen King.