lunedì 3 giugno 2013

MILANO è HORROR

“Ogni riferimento a fatti, luoghi o persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale” è la frase stampata in apertura di Milano horror di Paolo Gamerro (Chinaski) . Ma la Milano di questo libro non è casuale: se ci abitate o l’avete visitata ne riconoscerete i locali, i tipi, le abitudini. Se siete pure giovani ne avrete probabilmente la nausea, una nausea che non se ne va quando è passata la sbornia ma continua e si abbina alla Milano da bere, agli aperitivi, ai finti orgasmi delle scopate tanto per farle, agli amici con benefici.
Il romanzo non è un horror nel senso stretto del termine ma orrorifiche e orrribili sono le vite dei protagonisti. Tra Giù, nel deliriomeno caldo e sognante, più glitterato e modaiolo lo sfondo, e  American Psycho concentrato e disperato con un substrato di letteratura delle merci e del consumo a tutti i costi, Paolo Gamerro traccia uno spaccato di vita che si tinge di sangue e senza nemmeno che ve ne accorgiate vi fa sentire sporchi solo per essere stati lì tra le pagine di un libro volutamente scalcinato e caotico – come la nostra vita negli ultimi tempi – ma anche divertente.
Gli ingredienti ci sono tutti e vale la pena di fare questo acquisto.

Chi è Paolo Gamerro? Non lo sapevo prima di leggere il suo libro ma spero di sentirne parlare ancora.


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